martedì 18 maggio 2010

capillari

La lite scoppiò all'improvviso, seguendo il solito copione, alimentandosi man mano di rancore, insofferenze e malumori fino ad allora malamente soffocati. Come sempre la dialettica di lui prevalse dopo poco. Su questo indubbiamente ci sapeva fare, accompagnando ogni stoccata con la sua voce forte, addirittura impetuosa. Il cliché prevedeva l'ammutolimento di lei, ed anche questa volta si ripetette tutto, come dopo l'ennesimo ciak sempre più stanco e debole. Lei era rannicchiata debole e spaurita nel divano, in cerca di una protezione che paradossalmente la rendeva più vulnerabile ed esposta. La rabbia controllata di lui era al culmine, quasi in un esercizio manieristico di dominio. Ma ad un tratto lui sentì un calore liquido scorrergli dal naso sul labbro e giù fino al mento. I suoi capillari si rivelarono la sua parte più debole, in quel momento. Vacillò, impreparato a questo colpo, arrivato inaspettatamente dalla fragilità del suo naso. Si sedette, spaurito e un po' imbarazzato. Lei accorse, immediatamente, così come le dettava l'istinto. Prese un fazzoletto e lo premette con delicata cura sul naso ferito. La prima frase che disse, dopo qualche minuto, fu “non preoccuparti, passa subito, è una sciocchezza”. Lui non capì mai a cosa si riferisse veramente.

2 commenti:

  1. la malasanita si vede sopratutto quando la gente si va ai concerti dei kiss e poi piove..che allora uno dice che cazzo senza mascara io non mi sento il cantante che seno è un gruppo come gli altri senza mascara, io mi dico, no?


    http://ferroviedellostatoreclami.blogspot.com/

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  2. Lessi "Callipari". Colpa mia.

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