sabato 27 febbraio 2010

vipsssssss

- Si dice che Maurizio Costanzo sia un pervertito. Farebbe spogliare la Barale e la De Filippi, le farebbe accomodare sul letto e poi andrebbe in salotto a guardare la registrazione di un suo show.

- Beckham adora lo stile e l'eleganza. Veste Armani. E a volte lui gli permette di lucidargli anche le scarpe.

- Sul calendario Maya che prevede la fine del mondo ci sono le foto di Sandra Milo nuda.

- Sono passati quasi due anni da quando Lapo ha capito che la Fiat fa macchine.

- Al Bano e Romina, quando i loro figli furono cresciuti abbastanza, li misero al corrente di una dura verità: non li avevano adottati.

- Ramazzotti è costretto a fare molti album a causa del divorzio con la Hunziker. Non sono tanto gli alimenti a pesare, quanto il filo interdentale.

- Se penso che in ogni nazione c'è uno uguale a Gerry Scotti...

- Cordoglio nel mondo della musica. Due giorni fa sono morti i denti di Freddy Mercury.

- La faccenda di Morgan è tristemente ammonitrice. Ti droghi e ti ritrovi a fare l'ospite televisivo.

lunedì 22 febbraio 2010

post it

Sabato mettevo ordine tra le mie carte e tra due bollette è spuntato fuori un post it giallo. Il bordo adesivo era consumato, segno di un suo effettivo utilizzo. Il messaggio riportato era evidentemente mio, una normale comunicazione tra persone che vivono insieme. Ho tentato invano di ricordare il momento in cui l’ho scritto, lo stato d’animo che accompagnava la mia penna mentre scorreva sulla superficie giallognola e se il messaggio ha poi effettivamente obbedito alla sua banale funzione. Pur sforzandomi, non ho saputo ricavarne nulla. Resterà la testimonianza inespressiva di un frammento di vita coniugale insignificante, uno di quei numerosi attimi ed episodi che si accalcano durante gli anni e che, nonostante la loro inconsistenza, sono la sostanza delle vite delle persone. Decido di salvarlo dalla distruzione e di legarlo per sempre al ricordo della persona a cui era destinato. Sul biglietto è scritto, in blu, “non aspettarmi”.

mercoledì 17 febbraio 2010

perchè sanremo?

- Sul palco anche Emanuele Filiberto di Savoia.
O era uno a cui stavano compiendo la manovra di Heimlich.

- Il vestito della Clerici.
Uno splendido esempio di land art.

- In onda la prima serata di Sanremo.
Intercettate telefonate di telespettatori che si divertivano.

- Droga: la Clerici augura a Morgan di uscirne al più presto.
Poi però la puntata va avanti.

- Emanuele Filiberto eliminato ma potrà essere ripescato.
Con apposito decreto.

martedì 16 febbraio 2010

l'ultima ora

(Un uomo rientra a casa. Accende la luce e trova uno sconosciuto che lo aspetta puntandogli una pistola)

- Chi è? Cosa ci fa a casa mia?
- Sono un killer. Mi hanno ingaggiato per eliminarla.
- Posso sapere chi la paga?
- Non lo so nemmeno io. E poi non ha molta importanza, tanto tutto il guadagno va via in tasse.
Fatto sta che devo farla fuori. Facciamo in fretta, cortesemente, perchè ho il cinema stasera e mi scoccia entrare al secondo spettacolo.
- Ma... scusi. Avrei tutto il diritto di sapere chi mi odia a tal punto e per cosa devo morire. Abbia pazienza lei. Il film lo può vedere già iniziato. Nei primi minuti poi non succede mai nulla.
- Ripeto. Non so chi mi assolda. E' uno scrupolo professionale. Le committenze sono segrete per ovvi motivi. Ricevo le istruzioni su come e dove e una sua foto. Basta. Tra parentesi, viene male in foto. Ho faticato a riconoscerla.
- Spero non sia questo il motivo... Mi fa almeno togliere il soprabito? Detesto essere ucciso se non sto comodo. Il massimo sarebbe poter mettere anche le ciabatte.
- Glielo sconsiglio. Eviterebbe il fastidio di mettere le scarpe a chi deve occuparsi della vestizione del cadavere. E comunque inizio a perdere la pazienza.
- Se la perde completamente che fa? Mi uccide?
- Non la ammazzerei mai per questioni private o per uno scatto d'ira dovuto ad impazienza. Stenterà a crederlo ma sono un professionista scrupoloso, mi piace fare tutto bene. E non ho mai ritardato le esecuzioni neanche di cinque minuti. Per cui...
- Mi chiedevo se le saltassi addosso togliendole l'arma.
- Sarebbe una mancanza di rispetto notevole. Lei ha appena finito la giornata di lavoro, mentre io no. Vuole lasciare un ricordo così meschino ad amici e parenti? Cosa penserebbero di lei se sapessero che prende in giro i lavoratori?
-
Ha ragione, mi scusi. Soffrirò?
- Non si preoccupi, sarò talmente delicato che mi ringrazierà.
- Di questo gliene sono grato. Appendo il cappotto e andiamo di là.
- La seguo.
-
Grazie mille.

(Pum! Pum! Appena in tempo per l'inizio del film)



giovedì 11 febbraio 2010

guido piano

- Indagato Bertolaso: aveva dichiarato in "ottima salute" impianti fatiscenti.
Non avrà problemi a trovare "lussuosa" la sua futura cella.

- Bertolaso pronto a dimettersi.
Sospese anche le calamità fino alla nuova nomina.

- Corruzione dilagante nella Protezione Civile.
Sguazzare nelle catastrofi li fa sentire ancora più ricchi.

- Con lo scandalo Bertolaso, la corruzione torna alla ribalta.
Fa parte delle celebrazioni in onore di Craxi.

- Il sistema di corruzione era legato ai "grandi eventi".
Peccato che il terremoto de L'Aquila non si tenga ogni quattro anni.

- Va dato atto a Bertolaso di aver gestito bene i rifiuti.
E non si intende la spazzatura di Napoli.

- Appalti gonfiati anche per gli impianti dei Mondiai di nuoto.
Gli atleti hanno nuotato in piscine di Perrier.



martedì 9 febbraio 2010

la goccia

Verso dell'acqua in un bicchiere. Fino quasi all'orlo. Mi fermo e penso fino a dove posso riempirlo, per cui procedo con cautela ad aggiungere altro liquido. Il livello è quasi al limite, percepisco la forza delle molecole aggrappate l'un l'altra per evitare l'imbarazzo della caduta. Adesso una goccia per volta per vedere fin dove la tensione della superficie può reggere. Un'altra. Un'altra. Finalmente quest'ultima rompe l'equilibrio e il contenuto del bicchiere trabocca arrendevole. So che la goccia è ritenuta l'unica responsabile del danno dal resto dell'acqua. In un primo momento non si potrebbe non condividere. Poi rifletto e considero che la colpa potrebbe essere soprattutto del recipiente, non abbastanza capiente da raccogliere un'ulteriore goccia. O di tutte le altre gocce, la cui somma ha portato il livello fino a quel punto. Oppure della stessa natura dell'acqua, così flebile nei legami. Infine considero anche l'ipotesi che la colpa di tutto potrebbe essere mia, per aver ordito un gioco così inutile eppure così crudele.

venerdì 5 febbraio 2010

benedizione

Vent'anni di carcere. Nelle prigioni di qui un solo giorno vale vent'anni. L'aria che arriva nelle celle è già stata consumata passando attraverso l'umidità tropicale, la muffa delle pareti e attraverso migliaia di polmoni disperati. Come i miei. Capite ora il peso che i condannati danno all'ora d'aria ed anche alla definizione stessa che fa percepire l'esiguità di quel tempo, che scorre più veloce dei respiri. Millequattrocentosessantadue ore d'aria che equivalgono a millequattrocentosessantadue giorni. Tutti uguali qua dentro. Li ho contati perché non avevo molto altro da fare. Poi l'inaspettata salvezza dal cielo. Ha usato ironicamente la terra per aiutarmi, il cielo, sconvolgendola dal più profondo, squassando tutto senza riguardo, abbattendo come pasta frolla la mia prigione e uccidendo tutti quelli che potevano impedire la mia fuga. So in cuor mio che è un regalo che lassù hanno riservato proprio a me. Dio conosce metodi imprevedibili per raddrizzare le ingiustizie. Lo ringrazierò e onorerò finché campo per questa benedizione. Adesso vago libero tra le macerie e i corpi in putrefazione, godendomi questa libertà inaspettata e un po' acre.

giovedì 4 febbraio 2010

polonia

Sabato pomeriggio di svacco. Guardo uno di quei programmi sui viaggi che hanno come messaggio essenziale "statevene pure comodi a casa, viaggiamo noi per conto vostro". Si parla di spettacolari sortite in Polonia. Non ho mai riflettuto abbastanza su questa panciuta nazione appollaiata lassù in alto. Cerco qualche informazione integrativa su internet e scopro che:
"La Polonia è la più grande produttrice di cattolici e di patate, cattoliche anch'esse. Storicamente la sua posizione geografica ha procurato numerosi svantaggi, in quanto confina con due stati come Germania e Russia. Un po' come se alle elementari vi avessero messo nel banco tra Tyson e Bin Laden. Il paese, pur facendo parte del patto di Varsavia, ha sempre conservato una notevolissima connotazione cattolica, salvaguardando sempre questo instabile equilibrio. Nella cittadina di Szrszcwoscz fu innalzata una statua di Stalin col vestito della prima comunione, le suore polacche indossavano il colbacco al posto del velo e il 1° maggio per le parate militari sfilavano i boy scout. In questi ultimi anni l'orgoglio nazionale polacco si è coagulato attorno alla figura di Giovanni Paolo II. Solo a Varsavia a lui sono dedicate 22 vie, 16 piazze, 46 scuole, 2 stadi, 15 teatri, 6 locali di lapdance... i postini, scoraggiati, lasciano tutte le lettere davanti alla cattedrale e i cittadini vanno a ritirarsele da soli." E' deciso: la prossima estate la passerò in Polonia!

lunedì 1 febbraio 2010

avvisaglie domestiche

È il momento di verificare la data di scadenza dei biscotti, quando sulla scatola c'è l'immagine della carrà con i capelli ricci e scuri.
È il momento di mettere ordine nell'armadio, quando non ti stupiresti di trovarci un topless bar dietro un'anta.
È il momento di fare la spesa, quando il cibo che hai in casa non potrebbe essere combinato neanche da un cuoco inglese.
È il momento di sbattere il materasso, quando vieni svegliato dal russare degli acari.
È il momento di comprare la carta igienica, quando sei arrivato alla voce “Zanzibar” dell'enciclopedia.
È il momento di buttare i giornali, quando in prima pagina si esulta per il trionfo di Alessandro Natta al congresso.
È il momento di stirare i vestiti, quando cominci a camminare come l'omino di latta del Mago di Oz.
È il momento di dar da mangiare al pesce rosso, quando senti dall'acquario una fisarmonica che improvvisa “Besame mucho”.
È il momento di sbrinare il frigo, quando te lo ritrovi tra le località candidate ad ospitare le prossime olimpiadi invernali.
È il momento di spolverare, quando casa tua ti sembra un filmato di propaganda della DDR.