martedì 29 dicembre 2009

botte di fine anno

- era un tipo a cui piaceva essere estremamente risoluto: avrebbe volentieri contratto il colera per i suoi problemi di stitichezza.
- "natale a beverly hills" è stato rivendicato da al qaeda.
- un giorno vorrei spiegare ai centurioni che si fanno fotografare dai giapponesi, che l'altare della patria non è d'epoca imperiale ma finito nel 1911. un giorno molto lontano però...
- l'imponderabilità di alcune tendenze di moda. briatore ha lanciato i mocassini solo perchè non sa allacciarsi le scarpe.
- ricevo molte più visite da quando ho montato il digitale terrestre sul mio videocitofono.
- era meglio non far vedere le immagini del papa trascinato a terra. fate caso le abbia viste anche dan brown...
- michel houellebecq! varrebbe la pena anche solo leggere il nome!
- terribili le immagini provenienti dall'iran... ah, no! quelli era il primo giorno di saldi!

lunedì 28 dicembre 2009

metamorfosi (I)

In una fredda mattina d'inverno lo scarafaggio G. si risvegliò bruscamente trasformato in un uomo. La coscienza del mutamento non lo assalì all'improvviso, ma arrivò a piccole ondate successive, aumentando man mano il senso d'angoscia e di disperata sorpresa. Laddove era sempre esistito un addome liscio, comparve un molle e rigonfio stomaco coperto di una peluria fitta e scura. G. si tastò con repulsione e cautela, ma solo con ritardo si rese conto che non erano le sue zampe, delicate e affusolate, a fare ciò, ma due robusti arti. Non avendo mai avuto dimestichezza nel muoverle, G. mulinava le nuove membra con goffaggine e le dirigeva su quel corpo estraneo che adesso gli apparteneva. Scoprì anche cinque propaggini per ogni estremità, che si muovevano in maniera disordinata ed oscena. Con queste sondava tutte le zone che riusciva a raggiungere, operazione che gli accresceva il senso di disgusto. Quando si accorse che un enorme massa dura, tondeggiante, troneggiava al posto del suo vecchio capo, G. si ritrovò ad emettere un urlo prolungato che esplose straziante nell'aria e che lo scosse a morte quando seppe che quel suono proveniva da lui stesso. Il grido lancinante richiamò i familiari di G. Subito alla vista dello strano corpo, gli scarafaggi arretrarono in preda alla più profonda paura. Da quell'istante G. e i suoi parenti furono divisi inesorabilmente da un muro di reciproco terrore, pur se erano accomunati dallo stesso senso di impotenza. Un fenomeno improvviso ed inspiegabile capitò nelle loro esistenze e dovettero averci a che fare da allora e per sempre. I primi periodi rivelarono un atteggiamento di timore dei parenti, incerti su come comportarsi. Dal canto suo, G. restava sempre immobile e titubava ad abbandonare la posizione in cui si era ritrovato dopo il tragico risveglio. Col passare dei giorni la presenza del nuovo corpo diventò dapprima tollerata, poi pian piano avvertita meno, infine completamente ignorata. La situazione proseguì immutata per numerosi anni, finché G. fu ritrovato privo di vita in una fredda mattina d'inverno.

mercoledì 23 dicembre 2009

erra bondi?

siamo franchi: nelle sue condizioni l'avremmo fatto anche noi! immaginiamo una vita qualunque, con un talento soffocato dalle circostanze, un'adolescenza leopardiana senza essere leopardi. poi addirittura la tragedia umana di diventare sindaco comunista di un paesino toscano! anche uno sulla sedia a rotelle penserebbe "poveretto!"... questa vita, già grigia in età verde, si apprestava ad una parabola inevitabile che passava attraverso il servizio ai tavoli delle feste dell'unità ed arrivava alla prostata infiammata. poi quell'incontro che dà una sterzata alla propria esistenza. è probabile che il protagonista racconterebbe l'incontro ambientandolo su una nuvola con svariati angeli che facevano "ooooooh" tutti in coro. non è andata così, ma in fondo ci piacerebbe. passare dal tavernello al moet & chandon, dalle smagliature coniugali ai tubini neri ripieni di poppe... chi non l'avrebbe fatto? allora dovremmo giustificargli tutto quello che biasimiamo: le quartine bislacche, l'atteggiamento servile, l'abbreviazione da alessandro a sandro per avere le stesse iniziali ed utilizzare così i suoi asciugamani da bagno ricamati dismessi... perciò, siate clementi con lui e sinceri con voi stessi.

sabato 19 dicembre 2009

controversie

“... e quest'ultima pecorella la mettiamo qua! Ci siamo quasi!”
“Ma è in bilico su un crepaccio! È uno stupido ovino, non uno stambecco! Se un pastore pascolasse così le sue pecore dovrebbe essere licenziato subito e mandato a studiare giurisprudenza per punizione!”
“Non capisci! Il gregge è metaforico. Sta per la folla di fedeli spaesata..”
“Ah! Quindi la povera pecora penzolante sarebbe particolarmente in confusione e sull'orlo di un precipizio morale? Un neocatecumeno, insomma...”
“Non è questo l'atteggiamento! Stiamo accovacciati qui da ore e ho respirato più muschio io oggi che un'alce in tutta la sua vita. Ho giramenti di testa, quindi vedi di collaborare e finiamo questo cazzo di presepe!”
“Il muschio dici? È la neve artificiale che ci dà alla testa, non il muschio! Ti avevo detto di usare il borotalco per la neve... Hai spruzzato talmente tante bombolette che mi aspetto che Al Gore ci citofoni incazzato come una bestia da un momento all'altro!”
“Che senso ha sborotalcare un presepe? Non voglio che Betlemme profumi come il culo di un neonato. Rovinerebbe l'atmosfera e l'atmosfera si crea anche con gli odori giusti. Il presepe è parte integrante del profondo significato del Natale, come le lasagne al forno e gli zii che giocano a tombola.”
“Io la neve l'avrei proprio omessa. È inverosimile che sia mai nevicato in piena Palestina! Sarebbe come fare l'albero di Natale con un cactus! Assurdo! O anche la neve è metaforica? Non so, potrebbe raffigurare lo slalom gigante che l'anima di un credente deve affrontare prima di ascendere alle delizie del Paradiso...”
“Brancoli davvero nel buio. Non denigrare la valenza semantica del presepe. Ogni figura tradizionale ha una sua storia e un suo senso, come se fosse un personaggio letterario.”
“Valenza semantica? Ma se l'anno scorso ci hai messo due macchinine di Formula 1 e gli angeli avevano uno striscione con su scritto “Vai Massa!” invece di “Gloria”!!! Non credo che a Greccio San Francesco avesse previsto una Ferrari che fa pit stop nella stalla.”
“Ma solo perchè San Francesco l'aveva appena regalata insieme a tutto il resto! E comunque era un adeguamento alla modernità, rendere attualizzato il messaggio. Il presepe rende necessario un sacrificio della verosimiglianza, altrimenti dovresti obiettare che una lavandaia non andrebbe mai a sciorinare i panni al fiume a mezzanotte, da sola con tutti quei pastori in giro e che era molto improbabile che gli stessi pastori vestissero come se avessero saccheggiato l'armadio degli Abba!”
“Va bene, va bene... Accetto tutto! La stella cometa poggiata sulla grotta, la Madonna che dopo il parto è fresca come dopo un percorso di hammam, il volto perplesso di San Giuseppe, i re Magi che arrivano senza seguito (cazzo sono dei re e neanche un segretario!)... accetto davvero tutto purchè lo finiamo!”
“Bene, bene... Sbrighiamoci! Metti il pastore dormiente su quello sperone a strapiombo e andiamo a cenare.”


martedì 15 dicembre 2009

incompatibilità

incompatibilità nr. 1
"preferisco i genesis con phil collins cantante";

incompatibilità nr. 2
"nella parmigiana ho messo le sottilette";


incompatibilità nr. 3
"mi piaci perchè, al contrario delle decine di uomini con cui sono stata, hai senso dell'umorismo";

incompatibilità nr. 4
"mike bongiorno un po' mi mancherà";

incompatibilità nr. 5
"stasera non posso uscire: devo lavarmi i capelli";

incompatibilità nr. 6
"rimaniamo abbracciati tutta la notte?";

incompatibilità nr. 7
"non abbiamo più spazio! cerca di leggere di meno...";

incompatibilità nr. 8
"l'ultimo kubrick era davvero carino";

incompatibilità nr. 9
"un tempo eri più diverso";

incompatibilità nr. 10
"scordati il sesso a tre!"

lunedì 14 dicembre 2009

sunday bloody sunday

Dopo il comizio a Milano, Berlusconi ferito ad un labbro.
Sicuramente era solo un fan impazzito.

Dopo il comizio a Milano, Berlusconi ferito ad un labbro.
Non oso immaginare come suonerà il piffero adesso.

Colpito da un oggetto, Berlusconi perdeva sangue dal labbro.
L'unica cosa autentica uscita da quella boccaccia oggi.

Berlusconi colpito al viso da un souvenir del Duomo.
A quando un comizio a Matera?

Berlusconi colpito al volto da un souvenir della Madonnina.
Dopo l'impatto la piccola statuetta ha iniziato a sanguinare.

Colpita da un folle, la Costituzione ha iniziato a sanguinare.

Berlusconi ferito. Non ancora identificato l'aggressore.
In ogni caso, pare non sia Fini.

Berlusconi aggredito da un contestatore a Milano.
In barba all'intoccabilità delle alte cariche.

Berlusconi col volto sanguinante.
Sarebbe preferibile che arrossisse per altri motivi.

Aggressione a Berlusconi.
Non rilevati grossi danni dopo l'autopsia.

L'aggressore di Berlusconi non implicato con la politica.
No, non era Bersani.

(forum spinoza)

lunedì 7 dicembre 2009

jingle bell jingle bell

Come ogni anno è periodo di attesa per il Natale, benché timide avvisaglie della festa si sono già manifestate a fine agosto con l'esibizione dei primi panettoni nei supermercati. Una volta abituati alla pacifica convivenza tra pandori e le ultime offerte di costumi da bagno, si possono pianificare con dovizia tutte le tappe forzate che ci condurranno al 6 gennaio. Per fortuna quest'estate la mia fidanzata mi ha lasciato, liberandomi, oltre un'anta dell'armadio, anche dall'ingombro del suo regalo. In realtà in anni recenti per alleviare il drammatico rituale dei “pensierini” ad amici e parenti, sono apparse tre parole che, formulate con la giusta enfasi, rappresentano un salvacondotto formidabile: “equo e solidale”. Davanti al regalo equo e solidale, nessuno potrebbe osare una contestazione estetica o una critica sulle esatte funzionalità dell'oggetto donato, né tantomeno preoccuparsi di indovinare quanti euro sono stati investiti nell'acquisto. “Uno schiaccianoci in naturale caucciù fatto a mano dagli artigiani della Colombia???? … Wooow! Mi hai proprio letto nel pensiero...”, “Autentico mate argentino??????? … E' la mia bevanda preferita fin da piccolo!!!! Come facevi a saperlo?”. Anche il parente più polemico risulta spiazzato dal sottile ricatto morale a cui è sottoposto: contestare o restare delusi davanti a un regalino di cattiva fattura, ma proveniente dalla fatica di lavoratori di paesi svantaggiati, sarebbe un atto di mal creanza e di cinismo, davvero riprovevole in giorni come questi. Perciò da anni mi diletto a saccheggiare mercatini natalizi di periferia, ricolmi di cianfrusaglie a basso costo, roba che perfino Babbo Natale disdegnerebbe di imbarcare sulla slitta: cacao amaro honduregno, flauti di pan boliviani, vasellame ecuadoriano, portaceneri ghanesi... Non ringrazierò mai abbastanza il sottosviluppo che mi consente di essere piuttosto rilassato nei giorni prima di Natale.

domenica 6 dicembre 2009

la croce del sud

Essere meridionali porta sempre svantaggi fin da piccoli. Ricordo che quando giocavo con il trenino, iniziavo a giocare sempre con mezz'ora di ritardo.

sabato 5 dicembre 2009

baciamo le mani

Spatuzza depone contro Berlusconi e Dell'Utri dietro un paravento.
Una di quelle scene in cui da un momento all'altro ti aspetti che venga lanciata una guepiere.

Il verbale di Spatuzza sarà confrontato con le parole di Giuseppe Graviano, chiamato dai giudici a rispondere in videoconferenza dal supercarcere in cui è rinchiuso.
La videoconferenza sarà intervallata da alcune telepromozioni.

Spatuzza racconta anche di quando la strage all'Olimpico fallì per colpa del telecomando. Bisognava schiacciare il tasto del 5!

Vibranti le reazioni del centrodestra:
Gasparri: "Gaspare Spatuzza è solo un refuso delle parole Gasparri Spazzatura!"

Gianfranco Fini mette in chiaro: "Senza riscontri rigorosi le accuse restano solo parole". E stavolta accanto a lui c'era anche il traduttore per sordomuti.

(serena gandhi - forum spinoza)

giovedì 3 dicembre 2009

il bel paese

Una mano bionica è stata realizzata completamente in Italia.
Riesce perfino a fare ciao ciao ai ricercatori che se ne vanno all'estero.

Alla Camera Fini tiene un discorso commemorativo di Nilde Iotti.
E visto che c'era, anche di se stesso...

Adesso Berlusconi vorrebbe che Fini sparisse completamente dalla faccia della Terra.
Aderendo magari al partito di Rutelli...

In vista della deposizione di Spatuzza contro Dell'Utri, Berlusconi chiede le dimissioni di Fini.
Aveva già preparato la macchinetta da una sola tazza...

Un altro morto alla Thyssen. La ThyssenKrupp è l'azienda leader per la produzione di metalli lavorati. Soprattutto lo zinco.

Le immagini del presidente della Camera anche sul TG1.
Fini era doppiato da Sergio Fantoni.

L'offensiva continuerà fino a tutto il 2011 e saranno richiamate a raccolta tutte le forze disponibili fino all'annientamento del nemico. E non si sta parlando dell'Afghanistan...

Per Berlusconi Fini dovrebbe dimettersi adesso. Chissà quanto gli chiederà di alimenti...


Secondo l'Istat il numero delle persone in cerca di lavoro è di 2.004.000, in aumento del 2% ( 39mila persone) rispetto a settemb... guardate là! Un immigrato clandestino!

Il dato Istat sui disoccupati in Italia è il peggiore dal 2004.
Consoliamoci: rispetto ad allora la Carrà non fa più programmi.

In Italia il lavoro è un'emergenza.
Non appena avranno piazzato il crocifisso, se ne occuperanno.

In compenso c'è uno spettacolare incremento degli hobby.

(serena gandhi - forum spinoza)

lunedì 30 novembre 2009

wild horses

Secondo Repubblica il 20% di Mediaset sarebbe in mano alla mafia. Ed è la parte sana!

Certo Berlusconi ha fatto molto contro la mafia. Ad esempio, scalzarla dal primo posto delle cose per cui ci sfottono all'estero.

Berlusconi e Dell'Utri concordi nel definire Mangano "un eroe". L'eroe dei due immondi

(serena gandhi - spinoza.it)

domenica 29 novembre 2009

zapping

Quando ero bambino la televisione (abbreviata confidenzialmente in tv) era manichea. Due canali coprivano tutte le mie esigenze di divertimento e di apprendimento in maniera più che sufficiente e non c’erano mai troppi imbarazzi nel dover scegliere tra un documentario sui leoni della savana e la diretta dell’inaugurazione della Fiera del Levante. In caso di scarso gradimento di entrambi i programmi, pazientavo eroicamente ed in silenzio attendevo che il sindaco di Bari tagliasse il nastro tricolore o che il leone capobranco finisse il suo dessert zebrato. Questa predisposizione naturale all’attesa mi ha giovato nel futuro sviluppo psichico ed emozionale, oltre ad avermi garantito una conoscenza spaventosa sulle abitudini alimentari dei felini africani e sulla esatta sequenza dei sindaci di Bari dal ’76 all’84. Il recente acquisto della tv satellitare, con i suoi novecento canali, ha demolito senza pietà quella virtù che si acquisiva aspettando. Tra l’altro non so più se i leoni hanno raffinato i loro gusti e adesso preferiscono il sushi alle zebre!
Calabria TV
E’ un’emittente che si occupa esclusivamente di tematiche calabresi. Controllo con la funzione del telecomando il palinsesto della giornata e mi accorgo con stupore che il canale trasmette 24 ore al giorno. Qualcosa di evidente mi è sfuggito in tutti questi anni! La Calabria è davvero una regione così frenetica da fornire eventi sufficienti a coprire una programmazione giornaliera completa? Il canale della città di Las Vegas trasmette 18 ore al giorno, tanto per dire. Immagino che la telecronaca della sagra della ‘nduja abbia un seguito e un senso, ma nelle restanti 22 ore che succede? I piatti luoghi comuni sulle diverse zone geografiche d’Italia descrivono la Calabria come una regione contraddittoria, meravigliosa oasi per la quiete vacanziera, ma anche terra di una spietata organizzazione criminale. Pur soffermandomi spesso su questo canale, non trovo mai riferimenti espliciti o impliciti alla dura realtà della vita sociale in quella regione. Nessuna inchiesta o approfondimento, nessuna trasmissione di denuncia o protesta, solo sagre. La ‘ndrangheta occultata da tre spessi strati di ‘nduja piccante.
Crime TV
Il logo di questo canale è una chiazza di sangue e il puntino della “i” di Crime è uno schizzo di cervello. La truculenta programmazione della rete veicola un unico elementare concetto: per essere il mostro di Milwakee non bisogna necessariamente essere di Milwakee, è sufficiente essere di Castelfidardo o di Follonica. È palese la loro convinzione che in ognuno di noi alberghi un serial killer psicopatico. Il serial killer che soggiorna silenzioso dentro di me, tra l’altro, è di quelli che lasciano gli asciugamani appallottolati accanto alla doccia e rubano le saponette. In tutte le serie trasmesse ininterrottamente, si può notare con facilità quanto sia friabile il confine che separa un pacioso impiegato di banca da un sadico pluriomicida. Non si comprende bene come e quando quel limite può essere varcato, ma potrebbe succedere davvero ovunque, a chiunque e in qualunque momento. Al giornalaio, mentre si ascolta un cd dei Rondò Veneziano, al momento del dessert ad una cena coi suoceri, in ascensore con un vicino di casa sconosciuto, durante i supplementari delle semifinali di Coppa Uefa, il “raptus” assassino coglie implacabile come un infarto. L’abuso della visione di questo canale induce a volte ad un eccesso di preoccupazione quando si intrattengono i normali quotidiani rapporti umani. Chissà se un saluto meno affabile del solito al pensionato del terzo piano è il viatico migliore per ritrovarsi un coltello da bistecca tra le scapole, ma è un evento che, almeno stando alle serie di Crime TV, è frequente quanto la calvizie. Una fine così repentina ed imprevista potrebbe essere bilanciata dal sollievo di sapere che il mio improvvisato assassino avrebbe le ore contate e che, prima della sigla finale, sarebbe seduto davanti ad un tavolo di noce, singhiozzando e confessando il suo immotivato odio nei miei confronti. Quello che mi impressiona di più in questi telefilm, è l’ostentazione positivista dei mezzi tecnologici di indagine. L’analisi in laboratorio di un granello di forfora trovato sul luogo dell’omicidio rivela ogni aspetto del suo precedente possessore: sesso, età, cantante preferito, traumi infantili, voto alle ultime elezioni, abitudini erotiche e password della posta elettronica. Purtroppo raramente l’impiego di questi sofisticati metodi conduce al risolutivo arresto del pericoloso killer. A sorpresa la chiave per incastrare i criminali è sempre un’intuizione del poliziotto più depresso, malato e problematico del team. Ci deve essere un legame misterioso tra artrosi e capacità investigative, o tra balbuzie e logica poliziesca. Nelle serie di questo genere, il ribaltamento di ruoli tra perfezione della scienza e debolezza dell’intelligenza umana è inverosimile, ma almeno è parecchio rassicurante.
TeleGourmet
Ventiquattro ore di ricette, ricette, ricette. Se pensate che ottocento modi di cucinare un uovo sodo siano già abbastanza, vi sbagliate! È una sfida continua a combinare nei modi più imprevedibili ogni tipo di sostanza commestibile. Gli ingredienti come lettere che possono essere rimescolate e posizionate all’infinito per creare romanzi culinari in grado di rendere i nostri sensi soddisfatti e le nostre arterie ostruite. Il problema è che spesso, mischiando i cibi come lettere, non si ottengono i Karamazov del filetto, ma quei testi che alcune scimmie scrivono a casaccio quando sono messe davanti ad una tastiera in alcuni esperimenti scientifici discutibili. Comprendo la difficoltà di improntare un palinsesto solo con soffritti e bolliti misti, ma non condivido l’idea che l’intuizione di caramellare il brodo sia un arricchimento culturale decisivo o una maniera per ampliare il concetto di “saper vivere”.
Il tiramisù di manzo macinato, lo sformato di aringhe con zabaione, l’importanza focale del fondo antiaderente nella civiltà occidentale, la cucina fusion che affratella Oriente e Occidente nella ricetta dei tortellini alla cantonese, l’origano come erba aromatica troppo sottovalutata, il consiglio su come addobbare la tavola rendendola una versione ridotta (e neanche troppo) del Taj Mahal, come sistemare gli ospiti secondo lo schema dei ricevimenti di Luigi XIV, se otto strati di lasagne vi sembran pochi…
Dopo mezz’ora di visione non mi viene voglia di cambiare canale, ma di un’Alka Seltzer.
Mistery Channel
Il canale dedicato alla risoluzione degli intrighi più inspiegabili della storia. La tesi complottistica o esoterica è applicata sistematicamente ad ogni evento possibile: dallo sbarco sulla Luna al successo discografico di Ramazzotti, dalla morte di JFK agli scudetti consecutivi dell’Inter. Una trama comune legherebbe nel tempo eventi apparentemente incongrui tra loro. Insomma, secondo Mystery 2000 c’è un filo oscuro che unisce Lee Oswald a Materazzi. In questo canale spicca una accanita propensione ad associare qualsiasi mistero dell’umanità ai Templari, depositari di ogni sapere possibile, perciò ideali concorrenti di “Chi vuol essere milionario”. Non c’è nulla di cui un templare non fosse a conoscenza, dall’esatta ubicazione del sacro Graal (gli ultimi studi lo localizzerebbero ad Avellino), al peso specifico del lantanio. Ho una sincera ammirazione per questi dottissimi soldati, votati alla custodia gelosa della babele di segreti di cui erano unici depositari. Immagino anche la vita infernale a cui questi eroici paladini erano sottoposti. Un templare di ritorno a casa la sera non avrebbe mai potuto avere momenti di rilassatezza domestica e confidare le sue ansie lavorative quotidiane alla propria moglie. “Caro, si è poi saputo più nulla di quel sacro graal?” e il povero templare, appoggiando la corazza all’attaccapanni, era costretto ad abbozzare scuse rabberciate alla meno peggio. Un’altra evidente caratteristica dei programmi di Mistery 2000 è la mancanza anche di una sola risposta definitiva alla mole smisurata di quesiti evocati. Non un certezza documentata e verosimile disseta la legittima smania di conoscenza dello spettatore, sollecitato dalle più improbabili ipotesi e frustrato al momento di verificarle. Un enorme punto interrogativo avrebbe dovuto sovrastare il logo a lettere dorate tridimensionali dell’emittente. Attendo con fiducia una puntata il cui titolo sia “Qual è la capitale della Svezia?” e, dopo due ore e mezzo di divagazioni esoteriche, sentire finalmente un templare rispondere trepidante dall’eccitazione:”Stoccolma!".

una bestiuola ho vista molto fera

Una bestiuola ho vista molto fera,
armata forte d'una nuova guerra,
a cui risiede sì la cervelliera
che de legnaggio par di Salinguerra.

Se 'nsino 'l mento avesse la gorgiera,
conquisterebbe il mar, non che la terra;
e chi paventa e dotta sua visera
al mio parer non-è folle ned erra.

Laida la cera e periglioso ha 'l piglio,
e burfa spesso a guisa di leone:
torrebbe
l' tinto a cui desse di piglio;
e gli occhi ardenti ha via più che leone:

de' suoi nemici asai mi maraviglio
sed e' non muoion sol di pensagione.

Rustico Filippi - Sonetti

sabato 28 novembre 2009

stop con "rolling stone"

Secondo la rivista "Rolling Stone" è Berlusconi la rockstar dell'anno. Nonostante non sia ancora uscito nessuno dei suoi video. [serena gandhi - spinoza.it]

venerdì 27 novembre 2009

lotto continuo

Il Ministero delle Finanze ha autorizzato la creazione di nuove lotterie e giochi
per la soddisfazione del popolo di giocatori, già sazi delle obsolete scommesse a cui
sono costretti da qualche anno.

The magical cards
Rinverdisce la vecchia tradizione italiana del gioco delle tre carte.
Le regole sono un simpatico ammodernamento di quelle note a tutti i frequentatori di
stazioni ed autogrill: lo scommettitore deve indovinare una carta tra tre,
mescolate su un apposito banchetto da un funzionario bendato presente in ogni ricevitoria.
Il jackpot è piuttosto alto considerando la bassa probabilità statistica di vincita.
Si calcola una possibilità su 4590 milioni, dato che scaturisce dalla probabilità
che il funzionario abbia un ictus durante la giocata.

Ultralife
Indovinando semplicemente 62 numeri primi che iniziano per T si possono vincere
3000 euro al mese per i 20 anni successivi alla propria morte.
Le estrazioni avvengono ogni 4 minuti e vengono comunicate con l'alfabeto morse
sulle frequenze AM della radio. Il montepremi non è riscuotibile dagli eredi.

Scabbia!
Divertente variante dell'ormai classico gratta e vinci. Al posto delle solite carte
vengono consegnati degli immigrati affetti da scabbia ed altre malattie contagiose
portate direttamente da quei postacci da cui provengono. Il giocatore deve grattare
con una moneta, una chiave o un taglierino, il primo strato di derma. Trovando
tre simboli uguali (per esempio tre croci celtiche), si vince un viaggio in luoghi
esotici e paradisiaci, dove gli stranieri si chiamano "turisti".

gott mit uns

Alemanno sviene durante una messa.
Dio gli ha parlato con un forte accento dell'Alabama.
(serena gandhi - forum spinoza)

finchè morte non ci separi

La Lario chiede 3,5 milioni al mese per il divorzio.
Che sogno! Te lo levi dalle palle e ti pagano pure!!!!
(serena gandhi - forum spinoza)