lunedì 11 gennaio 2010

frizzi e la morte

Una serata sul divano, fuori piove. Guardo un programma su Rai1. Frizzi. Chi fa televisione ignora che il maltempo è il loro migliore alleato. E come spesso accade guardando Frizzi, inizio a fare pensieri sulla morte. Mi capita anche con Amadeus, ma con Frizzi riesco ad essere più profondo e articolato. Non sono riflessioni spaventate, non ne ho paura. Se dovessi andarmene da vecchio, probabilmente sarei preparato a farlo. La vecchiaia è un corso per imparare a morire e finora ho visto solo vecchi rassegnati, mai terrorizzati. Forse perchè intimamente ci crediamo tutti eterni. Si impara così in fretta a vivere. Un attimo dopo l'altro, e poi ancora uno in fila. La logica direbbe che se ne potrebbe aggiungere sempre un altro accanto. All'infinito. Ciò che interrompe la catena lo si crede improbabile per se stessi. Qualcosa, lo sentiamo, ce ne renderà immuni. Per cui la morte è un affare che riguarda solo gli altri. Ci domandiamo dove finiscono e cosa fanno. Che luogo abitano e se ci vedono. Inventiamo un luogo e un tempo fuori dalla vita, senza accorgerci che il vero paradiso (o inferno) dei morti è il ricordo che lasciano. Andate anche le persone che ne conservano la memoria, i morti muoiono di nuovo e per sempre. Al vecchio cimitero del mio paese ci sono tombe senza fiori, con le lapidi sbiancate dal sole. Vedo le date ed alcune evidenziano la probabilità che a quella persona non ci bada più nessuno. Spesso ne leggo il nome e dalla foto immagino un frammento della loro vita, regalando loro un ultimo guizzo di eternità...
Gli applausi. Frizzi che urla entusiasta! Qualcuno ha vinto un montepremi!

4 commenti:

  1. Anch'io! (l'immaginare, non il montepremi, purtroppo).
    Mi piace, come ragioni e come ne scrivi.
    Sì, sì.

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  2. Piace anche a me! :D

    Però se Frizzi ti fa quest'effetto mi toccherà rivalutarlo??? ...
    Nah! :D

    PS: Sei tra gli autori del forum che più mi fan ridere!!!

    Bye!

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  3. grazie a tutti e due.
    e non sapete che pensieri mi suscita carlo conti...

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