lunedì 4 gennaio 2010

buon 2020!

Appena riposti i calici per salutare il 2020, si possono analizzare retrospettivamente gli eventi che hanno maggiormente caratterizzato il secondo decennio del XXI appena trascorso, così denso di cruciali cambiamenti per l'umanità. Per fortuna nel 2012 la preannunciata fine del mondo non è avvenuta. Attenti studi avevano evidenziato un'errata lettura del calendario Maya che era stato appeso al contrario, per cui nuove preoccupazioni ci attenderanno nel 2102. Gli esperti hanno inoltre tratto altre preziose indicazioni dal calendario, per esempio come eliminare le ostiche macchie di vino utilizzando acqua distillata, ammoniaca e sacrifici umani. Forte è stato l'impegno della comunità internazionale per affrontare i cambiamenti climatici sul nostro pianeta. Un decisivo summit, il settantaseiesimo per la precisione, si è tenuto nel 2018 nel suggestivo scenario del lungomare di Berlino. Generale approvazione dei delegati per il pacchetto di misure che eviteranno che la Terra diventi un'unica lussureggiante, soleggiata, favolosa spiaggia tropicale. Molto apprezzato l'intervento del segretario generale dell'ONU, Mahmud Ahmadinejad, che per la salvaguardia di Venezia ha proposto di raderla completamente al suolo per poi ricostruirla su altissimi trampoli. Gli anni '10 saranno consegnati agli annali soprattutto per la drammatica continuità bellica col decennio precedente. Altre tre operazioni di peace keeping (o, per dirla con la corrente terminologia, “vivaci scampagnate”) hanno coinvolto gli Stati Uniti, potenza ancora egemone nello scacchiere geopolitico. Le due amministrazioni americane, quella di Obama e quella di Jim Carrey, hanno privilegiato interventi armati in nazioni dal nome semplice e non più lungo di due sillabe (Iraq per la terza volta, Iran e Yemen), per il motivo che nel passato gli USA hanno invaso paesi addirittura prima di impararne la giusta pronuncia. Nei prossimi anni si lavorerà anche per definire l'esatta collocazione geografica, visto che il primo sbarco in Yemen avvenne sulle coste norvegesi. La nuova strategia statunitense ha messo in agitazione stati come il Mali, il Cile, il Togo sul cui stemma campeggia un leone che si tocca le palle. Ricordiamo il 2015 soprattutto per lo scampato attentato all'ex presidente Barack Obama, avvenuto ad Orlando in Florida ad opera di uno squilibrato che lo aveva colpito con un pelouche di Mickey Mouse, il più comune souvenir di Disneyland. Obama entrerà nella storia per essere stato, oltre che primo presidente nero, anche il primo inquilino della Casa Bianca ad aver ammesso la sua omosessualità. Guardando al futuro prossimo invece, nel prossimo maggio sono in programma le elezioni del Presidente della Repubblica Italiana. Scontata la rielezione dell'attuale presidente Silvio Berlusconi per acclamazione. L'arzillo capo dello Stato nel tradizionale discorso dell'altra sera ad i-Phone unificati, ha invitato le parti politiche alla concordia e al rispetto reciproco, avendo ben fermi i principi della nuova Costituzione, rielaborata e riscritta nel 2017 tramite televoto. Il presidente con visione lungimirante ha dichiarato di puntare anche al terzo mandato, che gli garantirebbe l'assegnazione definitiva del titolo.

3 commenti:

  1. Hey, ti sei dimenticato del rapimento dell'inizio 2019, quando tu, tale Max Wax ed io siamo stati prevelati dalla torma di ex-playmate amanti del vino d'annata e delle colazioni a letto e quindi rilasciati con non poche loro lacrime, 3 mesi più tardi.
    Tipo 15 chili più magri.
    Lottavano per il diritto di mastoplastica.

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  2. ahahah!!!

    "Attenti studi avevano evidenziato un'errata lettura del calendario Maya che era stato appeso al contrario."

    adoro questo genere di comicità!
    ma hai dimenticato che nel 2014 colpirò bersani con una forma di parmigiano.

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  3. "peace catering", verrano da ora in poi disarmate le semiotiche, gia al palo del lap dance da decenni.

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