giovedì 21 gennaio 2010

alla loro

Il primo bicchiere lo levò in alto per S., ringraziandola per non avergli mai graffiato troppo le gengive col suo apparecchio. Poi fu la volta di R., perchè sapeva cosa veniva dopo zoffgentilecabrini. Il terzo fu dedicato a K., piccolo forziere di perversioni. Velocemente tracannò il quarto pensando ad A., capace di rendere romantica una città come Foggia. Scolandosi il quinto pensò ad F., benchè sfuocata nei ricordi e in quei certi video. Il sesto, il settimo, l'ottavo ed il nono furono bevuti d'un fiato, A., M., G. ed L. non meritavano troppi indugi. Il decimo celebrò C. Forse doveva regalarglielo quel benedetto coccodrillo. Di seguito buttò giù l'undicesimo per F., l'unica donna che scandiva, sillabandola, la parola “mestruazioni”. Annebbiato alzò altri bicchieri: tredicesimo, diciassettesimo, ventesimo. Al ventiduesimo si soffermò parecchio. Il bicchiere unto di ditate restò in alto per un po'. N. se lo meritava, anche se evaporò più rapida di una sbronza. Il ventiquattresimo fu per R. che lo sopportò per tutti quei lunghissimi venti minuti. Il ventottesimo bicchiere salutò una sconosciuta che volle chiamare S. Altri bicchieri e nomi si confusero per un lungo tempo ancora. Arrivò all'ultimo e non si rammentava più a che numero era arrivato. Riacquistò per un attimo la lucidità e lo dedicò a se stesso.


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