lunedì 7 dicembre 2009

jingle bell jingle bell

Come ogni anno è periodo di attesa per il Natale, benché timide avvisaglie della festa si sono già manifestate a fine agosto con l'esibizione dei primi panettoni nei supermercati. Una volta abituati alla pacifica convivenza tra pandori e le ultime offerte di costumi da bagno, si possono pianificare con dovizia tutte le tappe forzate che ci condurranno al 6 gennaio. Per fortuna quest'estate la mia fidanzata mi ha lasciato, liberandomi, oltre un'anta dell'armadio, anche dall'ingombro del suo regalo. In realtà in anni recenti per alleviare il drammatico rituale dei “pensierini” ad amici e parenti, sono apparse tre parole che, formulate con la giusta enfasi, rappresentano un salvacondotto formidabile: “equo e solidale”. Davanti al regalo equo e solidale, nessuno potrebbe osare una contestazione estetica o una critica sulle esatte funzionalità dell'oggetto donato, né tantomeno preoccuparsi di indovinare quanti euro sono stati investiti nell'acquisto. “Uno schiaccianoci in naturale caucciù fatto a mano dagli artigiani della Colombia???? … Wooow! Mi hai proprio letto nel pensiero...”, “Autentico mate argentino??????? … E' la mia bevanda preferita fin da piccolo!!!! Come facevi a saperlo?”. Anche il parente più polemico risulta spiazzato dal sottile ricatto morale a cui è sottoposto: contestare o restare delusi davanti a un regalino di cattiva fattura, ma proveniente dalla fatica di lavoratori di paesi svantaggiati, sarebbe un atto di mal creanza e di cinismo, davvero riprovevole in giorni come questi. Perciò da anni mi diletto a saccheggiare mercatini natalizi di periferia, ricolmi di cianfrusaglie a basso costo, roba che perfino Babbo Natale disdegnerebbe di imbarcare sulla slitta: cacao amaro honduregno, flauti di pan boliviani, vasellame ecuadoriano, portaceneri ghanesi... Non ringrazierò mai abbastanza il sottosviluppo che mi consente di essere piuttosto rilassato nei giorni prima di Natale.

3 commenti:

  1. Ahahahaahha, grande Serena!
    Un sentito "grazie" anche al Sottosviluppo.

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  2. mi hai fatto tornare in mente la galleria delle nazioni della fiera del levante.

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  3. Il cacao amaro è SEMPRE buonissimo! Se lo regali a me i ringraziamenti saranno sinceri

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