martedì 19 aprile 2011

pavidità

sabato sera silvia ed io siamo andati a teatro a vedere uno spettacolo scritto e diretto da un notissimo regista del cinema italiano. i biglietti erano stati prenotati tempo prima e c'era attesa anche grazie alla presenza nel cast di un notissimo attore del cinema italiano. tuttavia le quasi tre ore di noiosa rappresentazione ci hanno lasciato la netta sensazione di aver sprecato una serata. ne abbiamo parlato a lungo, trovandoci d'accordo nella stroncatura di una messa in scena così banale. il pomeriggio successivo, casualmente, incontriamo il regista a passeggio in bici con la figlioletta sull'aventino. silvia lo nota e lo saluta aggiungendo "ah, ieri abbiamo visto il suo spettacolo". lui ci ha sorriso e ha chiesto come fosse. l'occasione era unica: rispondere con una pernacchia, una parolaccia, una manciata di ghiaia, giusto per essere sinceri e schietti nel giudizio. ma, sarà stata la brezza dell'aventino, o il sorriso cortese del regista, o la scenetta familiare così tenera davanti a noi, non abbiamo trovato il coraggio necessario e gli abbiamo risposto "è stato bellissimo!".

5 commenti:

  1. E' per colpa di gente come voi che il teatro italiano continua ad andare a rotoli!
    :D

    RispondiElimina
  2. "umanità", direi, con la criatura sul velocipede, e come si fa!?
    Nello specificone.

    RispondiElimina
  3. Ah però qui sul blog gliel'hai cantate, speriamo lo legga.

    Io solitamente in occasioni simili (cioè quando incontro registi in bicicletta) rigurgito un "Molto particolare" che fa sempre la sua figura.

    RispondiElimina
  4. R-Complex (dove R può stare anche per Regista)

    RispondiElimina