lunedì 13 dicembre 2010

Figurine

Mia madre ha inventato lo spam molto tempo prima della diffusione dei pc. E' una fervente devota di Padrepio (che si scrive, pronuncia e invoca tutto attaccato) e da sempre ha cercato di instradarmi verso il culto di questo frate così popolare e amato. La mia ferma ma gentile opposizione non la scoraggiava, ma le dava l'opportunità di diversificare i metodi per redimermi. Il più utilizzato era l'inserimento furtivo di santini del padre all'interno dei miei oggetti personali. Nulla sfuggiva al primo serio tentativo di spam della storia: i calzini, i libri scolastici, il barattolo di nutella... in qualsiasi momento il volto sofferente e le stimmate di Padrepio potevano comparirmi davanti all'improvviso, con la speranza che l'apparizione cospargesse di santità il mio riottoso ateismo. Sopportavo con cristiana rassegnazione tutto ciò, fino a quando l'ubiquo padre non apparve anche nel mio album dei calciatori Panini, un sancta santorum per ogni bambino, un territorio intimo a cui nessuno, neanche mia madre, poteva avere accesso libero. Non volevo inveire contro di lei, dovevo meditare una rivincita. Allora mi procurai un barattolo di coccoina, ne spalmai un bel po' nel retro del santino e fu così che per tutto il campionato '83-'84, la Cremonese schierò Padrepio all'ala.

6 commenti:

  1. come ti capisco. Le cose più tremende sono quelle specie di poster lisergici di PPio che danno in allegato su Gente o simili...

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  2. c'è sempre una fiancata di camion pronta ad ospitarne uno

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  3. In quegli anni la Cremonese era forte e divertente (allenata da Mondonico, schierava un giovanissimo Vialli). Adesso se salta fuori questa storia rischia la revoca della promozione in A.

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  4. più che altro in quell'annata lì la Cremonese avrà fatto miracoli!

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