venerdì 9 aprile 2010

non era destino

i due si ritrovarono casualmente accanto nella metropolitana affollata del lunedì mattina. un'indecisione di troppo nella scelta di una camicia, una scarpa slacciata, scegliere un vagone diverso... avevano schivato troppe variabili che avrebbero impedito l'incontro. ma non era importante pensarci adesso. ora che erano ad una distanza estremamente ridotta, la distanza giusta per indugiare qualche istante in più sulle sporgenze corporee dell'altro. gli sguardi invece si cercavano più nei rimbalzi dei finestrini che direttamente, perchè la vera intimità delle persone giace in fondo agli occhi. continuarono così per diverse fermate, sfruttando le ondate delle persone che entravano per strappare qualche ulteriore centimetro al pudore. adesso finalmente si guardavano, sebbene un po' impauriti, quasi per implorare l'altro a trovare un pretesto, una banale frase per dare concretezza a quello sfiorare di corpi. ma l'indugiare è troppo lungo e uno dei due è costretto a scendere per consegnarsi alla sua vita di tutti i giorni. si vede che non era destino.

4 commenti:

  1. Stupendo. Comunque si rivedono, schivando ancora una volta tutte le variabili che potrebbero impedire l'incontro.

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  2. Lui le doveva partire con un bacio! Ogni lasciata è persa.

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  3. Tutto l'ordine sacerdotale è accorso a Torino, per la Sindone. Un
    successo inaspettatto per il topless di un maggiorenne.

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  4. non si incontreranno mai più e resteranno con il rimpianto di non avere colto l'occasione.
    si vede che non era destino, però che tristezza.

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