Eppure ci sarà un momento in cui è solo, in cui anche l'ultimo dei cortigiani ha chiuso la porta, accostandola con devozione e accorata cautela. Un unico solo istante in cui la stanza da letto non è riempita dalla pelle nuda che riveste ragazzine fragili e sognatrici. Il silenzio e la solitudine per poter riflettere. Non c'è necessità neanche di uno specchio, perchè questo rimanda solo un'idea, un progetto di persona, pensato esclusivamente al futuro per esorcizzare il tempo. In quell'attimo di raccoglimento, che ogni essere umano esige a buon diritto, dovrà necessariamente rivolgersi a se stesso con brutale sincerità. Una brevissima scossa, seguita da un brivido, poi il ridestarsi della coscienza vigile che gli impone la parte da recitare ossessivamente ogni giorno, con chiunque. E immediatamente dopo la necessità disperata di chiamare qualcuno.
La pupa e il secchione
2 mesi fa
Per me non c'è l'ha.
RispondiEliminaNon se lo può permettere, ed è l'unica cosa che non si può permettere, di rendersene conto.
Che è solo.
Fa tutto ciò che non fa per non vivere quel momento.
RispondiEliminaLo vivrà, ma solo quando sarà per lui certo che il suo amico Verzè spara cazzate.