martedì 27 luglio 2010

porte

"non sono tornata per te, sono tornata per me"

i ritorni perfetti sono quelli che occultano tutte le cose successe dopo che la porta si è chiusa dietro le spalle, l'ultima volta. non si deve sapere il tragitto, fatto presumibilmente di sole curve a gomito, che ci riporta a volte a bussare a quella porta. deve sembrare ostile la porta vista dall'altra parte. il distacco della superficie, una targhetta con un cognome in meno, un campanello che risuona troppo meccanico. per questo è preferibile bussare. chi è dentro può percepire l'intensità delle nocche sul legno, la velocità sempre più accelerata del rumore, che trasmette l'ansia e il timore che quell'uscio non si spalanchi mai. mi chiedo sempre chi ha più coraggio: chi si muove per andare a bussare, o chi resta dietro, appoggiato di spalle agli stipiti, immobile, aspettando che il rumore si affievolisca pian piano e poi scompaia del tutto. per sempre.

venerdì 16 luglio 2010

waka waka eh eh

- Gesù stava per fare il suo grande ritorno ma all’ultimo momento la Barilla ha scelto Mina.

- Un malato della precisione, di una pignoleria preoccupante. Nell’armadio appendeva le camicie in ordine alfabetico.

- Qualcuno avvisi il cinese che aspetta sulla sponda del fiume che il cadavere del suo nemico è stato infilato in un pilastro di cemento.

- Ormai è accertato che Meucci fu il primo ad inventare il telefono. Bell però fu il primo ad inventare uno che rispondesse.

- Fa caldissimo. sono completamente zuppo. la mia camicia è impregnata di sudore. Toh, quella macchia assomiglia a Capezzone!

- Stavamo bene insieme. avevamo raggiunto un grado di intimità assoluta, totale, completa. giusto un gradino sotto di quella che si raggiunge nell’ora di punta con i passeggeri della metro.

-Air France da sempre è la compagnia più lussuosa e con i migliori servizi. Le vivande raffinate, i sedili comodi, le istruzioni di sicurezza spiegate da Marcel Marceau…

- Gli animali sono esseri fantastici e a volte offrono storie davvero commoventi. Ho recentemente letto che un labrador di sei anni, Pallino, ha tratto in salvo il suo padrone, trascinandolo via mentre stava acquistando un cd di Ligabue.

- “Detesto il tuo atteggiamento distaccato, pacato, senza sangue, senza passione. Ti odio quando te ne stai in silenzio lì a riflettere. Non ti porterà da nessuna parte, non ha mai portato nessuno da nessuna parte. Ti immagini che cazzo di successo ‘L’Orlando Flemmatico’…”

- Aveva un gusto raffinatissimo e selettivo. quando beveva Coca Cola, riusciva ad isolare la formula segreta dal resto.

- Come avranno fatto a comunicare a Plutone che non è più un pianeta?

giovedì 8 luglio 2010

sciabordii

- Ho visto borsette da donna estremamente piccole, ma piccole davvero. dei rettangolini minuscoli. non mi sorprenderei di trovarci dentro solo foglie di té.

- Perchè voi non avete mai visto gli hooligans del sumo…

- Discutere su ciò che ci aspetterà dopo la morte è totalmente vano. le idee che ognuno di noi ha a riguardo, molto probabilmente sono false. suppongo che nessun pesce abbia come immagine del proprio paradiso il ristorante hamasei.

- L’altra sera ho partecipato ad un’orgia molto affollata e spinta.
se avete presente un qualsiasi servizio di studio aperto, sapete
cosa intendo.

- Era davvero molto avara. Decisamente. Mi chiese di fare un figlio solo per risparmiare nove mesi di assorbenti.

- Gesù sapeva camminare sull’acqua.
ma non sapeva nuotare nella terra.

- James Bond era un grande agente segreto, fenomenale soprattutto nei travestimenti: una volta era identico a Roger Moore, un’altra a Sean Connery, un’altra ancora a Pierce Brosnan…

- La diffusa pedofilia nel clero ha dato finalmente una spinta al rinnovamento.
Non più bottoni sulle tonache, ma velcro.

lunedì 5 luglio 2010

pista

Ho deciso di aspettare la mezzanotte del mio trentasettesimo compleanno con i miei due migliori amici. Tra birre, calura estiva, risate, l'umore si mantiene elevato e il passare del tempo sembra un debito da pagare alla vita con leggerezza e senza la malinconica sensazione di esserne in qualche modo colpevole. In un attimo ci ritroviamo ai bordi di una pista da ballo in cui si scatenano ragazze e ragazzi sudati e ebbri di quell'incoscienza che li rende forti e spavaldi, quindi invidiabili. L'abitudine alla spensieratezza difficilmente si cancella con l'età, per cui guadagniamo un passo dopo l'altro il centro della pista e lentamente regoliamo i nostri corpi al ritmo di canzoni familiari. Questi sono i momenti in cui ci si avvicina di più al concetto di presente, fugace illusione di eternità, in cui ci si sente di appartenere per sempre a questa vita e ai suoi aspetti più dolci. Trascinati via da ogni tipo di pianificazione, falsamente convinti che ci saranno sempre future occasione per appartarsi da tutto ciò. La musica continua ma la stanchezza ci ricorda che domani un altro presente, di tutt'altro genere, ci aspetta, per cui decidiamo di uscire dalla pista, ma con la dovuta calma. Mentre torniamo ancora sorridenti verso l'uscita, incrocio per pochissimi istanti lo sguardo di una ragazza, forse poco più che ventenne. Il lieve tentennamento degli sguardi, leggermente oltre ciò che è consentito dall'etichetta sociale, fa sorgere sui nostri visi un sorriso. Il mio inconsciamente ammiccante, il suo di cortesia. Sorpassandola avverto una freschezza che fino a qualche anno fa credevo mi dovesse appartenere in eterno. Andandomene mi volto una, due volte e la vedo che ha conquistato subito il centro della pista. Sono certo che avrà ballato fino all'alba.